coronavirus: stop alle assemblee di condominio in quasi tutto il Nord

Il Decreto Legge approvato nel Consiglio del Ministri n. 31 del 23 febbraio 2020 – scrive Il Sole 24 Ore — prevede che nei Comuni o nelle aree nei quali risulta positiva almeno una persona per la quale non si conosce la fonte di trasmissione o comunque nei quali vi è un caso non riconducibile ad una persona proveniente da un’area già interessata dal contagio, le autorità competenti sono tenute ad adottare ogni misura di contenimento adeguata e proporzionata all’evolversi della situazione epidemiologica. Evitando allarmismi. Tra le misure sono inclusi, tra l’altro, «la sospensione di manifestazioni, eventi e di ogni forma di riunione in luogo pubblico o privato» (già attive in tutto il Nord Italia attraverso le ordinanze delle Regioni). Le assemblee, che dovessero coinvolgere persone impossibilitate a partecipare perché provenienti da zone in cui siano in atto le misure di contenimento, sarebbero comunque da evitare, perché la delibera assembleare sarebbe probabilmente annullabile. Del resto le ordinanze delle Regioni hanno già vietato le riunioni di qualunque tipo, quantomeno in Lombardia: «sospensione di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di riunione in luogo pubblico o privato, anche di carattere culturale, ludico sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi aperti al pubblico;». Analoghi i divieti in Veneto, Piemonte e Friuli Venezia Giulia; molto simile l’ordinanza in Emilia Romagna, che ha però specificato, rispondendo a Confabitare, che le assemblee di condominio non rientrano nelle «riunioni vietate». Meno restrittive (non parlano di riunioni in lughi privati) — continua Il Sole 24 Ore — le ordinanze in Liguria e nelle province autonome di Trento e Bolzano. La Regione Val d’Aosta, unica di tutto il Nord Italia, alle 22 di domenica 23 febbraio apriva il suo sito con il carnevale storico. In Lombardia,Veneto, Piemonte, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia vanno quindi rinviate tutte le assemblee da parte degli amministratori condominiali.

Nella vita quotidiana, la necessità di evitare, a scopo preventivo, gli incontri ravvicinati, comporta un diverso uso dell’ascensore, limitato a chi ne abbia l’effettiva necessità e una persona alla volta. Con le stesse precauzioni dovrebbero essere usate pianerottoli ed atri, a distanza di sicurezza per prevenire il contagio. Il ministero della Salute, con la nota n. 5443 del 22.02.2020 , di aggiornamento alle precedenti circolari 1997/2020 e 2302/2020, , ha definito le linee guida di trattamento dei casi, con le indicazioni per la pulizia degli ambienti non sanitari dove abbiano soggiornato casi confermati di COVID-19. «A causa della possibile sopravvivenza del virus nell’ambiente per diverso tempo, i luoghi e le aree potenzialmente contaminati da SARS-CoV-2 devono essere sottoposti a completa pulizia con acqua e detergenti comuni prima di essere nuovamente utilizzati. Per la decontaminazione, si raccomanda l’uso di ipoclorito di sodio 0,1% dopo pulizia. Per le superfici che possono essere danneggiate dall’ipoclorito di sodio, utilizzare etanolo al 70% dopo pulizia con un detergente neutro. Durante le operazioni di pulizia con prodotti chimici, assicurare la ventilazione degli ambienti. Tutte le operazioni di pulizia — prosegue il quotidiano economico-finanziario — devono essere condotte da personale che indossa DPI (filtrante respiratorio FFP2 o FFP3, protezione facciale, guanti monouso, camice monouso impermeabile a maniche lunghe, e seguire le misure indicate per la rimozione in sicurezza dei DPI (svestizione). Dopo l’uso, i DPI monouso vanno smaltiti come materiale potenzialmente infetto. Vanno pulite con particolare attenzione tutte le superfici toccate di frequente, quali superfici di muri, porte e finestre, superfici dei servizi igienici e sanitari. La biancheria da letto, le tende e altri materiali di tessuto devono essere sottoposti a un ciclo di lavaggio con acqua calda a 90°C e detergente. Qualora non sia possibile il lavaggio a 90°C per le caratteristiche del tessuto, addizionare il ciclo di lavaggio con candeggina o prodotti a base di ipoclorito di sodio)».

 CONTRATTO COLLETTIVO COLF E BADANTI: CHIEDI CONSIGLIO A EBILCOBA, SOTTOSCRIVI IL NUOVO CONTRATTO NAZIONALE DI LAVORO INSERENDO IL CODICE E1 NEI VERSAMENTI INPS

Articoli Correlati

Leave a Comment